- EAN13
- 9782874630316
- ISBN
- 978-2-87463-031-6
- Éditeur
- Presses Universitaires du Louvain
- Date de publication
- 2007
- Collection
- Hors collection (Presses universitaires de Louvain)
- Nombre de pages
- 280
- Dimensions
- 16 x 4 cm
- Poids
- 454 g
- Langue
- italien
- Langue d'origine
- anglais
- Fiches UNIMARC
- S'identifier
Sul palco c'è l'autore
Scrivere, filmare, interpretare : Carmelo Bene, Gianni Celati, Ascanio Celestini, Vincenzo Cerami, Roberto De Simone, Mario Martone
Beatrice Barbalato
Presses Universitaires du Louvain
Hors collection (Presses universitaires de Louvain)
Offres
In un'epoca di overdose di informazioni l'artista propone se stesso e la
propria opera come un’agorà, luogo di incontro e di dibattito. "Sul palco c’è
l’autore" rinvia alla figura del comédien oggi, che traghettando fra pagina
scritta, teatro, video, film, considera come parte costitutiva del proprio
lavoro le fasi della messa in scena. Un autore volto anche a restituire il
senso di una geografia umana fatta di riti, di rimbalzi, di rispecchiamenti; e
che, pur iscrivendosi nel solco di tendenze nate alcuni decenni fa, in un
crescendo assume un altro tono di voce, e riesce a trasformare in energia una
certa marginalità culturale, e in chiave di volta un vago avvenire. Questo
libro racconta, da un punto di vista storico e metodologico, di autori che
hanno colto un epicentro, un punto vitale della cultura italiana eleggendolo a
libro, a spectaculum, armonizzando spesso simbioticamente diverse forme di
espressione. Autori, che rifiutando l’arte come theatrum mundi, tendono a
trasformare i discendenti in epigoni, ravvicinando telescopicamente tratti
ancestrali e attualità.È un lavoro indirizzato a critici, a docenti, e a tutti
i lettori interessati a questa epifania della cultura italiana.
propria opera come un’agorà, luogo di incontro e di dibattito. "Sul palco c’è
l’autore" rinvia alla figura del comédien oggi, che traghettando fra pagina
scritta, teatro, video, film, considera come parte costitutiva del proprio
lavoro le fasi della messa in scena. Un autore volto anche a restituire il
senso di una geografia umana fatta di riti, di rimbalzi, di rispecchiamenti; e
che, pur iscrivendosi nel solco di tendenze nate alcuni decenni fa, in un
crescendo assume un altro tono di voce, e riesce a trasformare in energia una
certa marginalità culturale, e in chiave di volta un vago avvenire. Questo
libro racconta, da un punto di vista storico e metodologico, di autori che
hanno colto un epicentro, un punto vitale della cultura italiana eleggendolo a
libro, a spectaculum, armonizzando spesso simbioticamente diverse forme di
espressione. Autori, che rifiutando l’arte come theatrum mundi, tendono a
trasformare i discendenti in epigoni, ravvicinando telescopicamente tratti
ancestrali e attualità.È un lavoro indirizzato a critici, a docenti, e a tutti
i lettori interessati a questa epifania della cultura italiana.
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